Patrick Joël Tatcheda Yonkeu

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Patrick Joël Tatchenda Yonkeu (1985 Douala, in Camerun) vive e lavora a Bologna. Dopo una formazione scientifica al St Jean Baptiste di Bangangté, e un breve soggiorno all’Università di Dschang (matematica/informatica) e Yaoundé I (arti plastiche), decide infine di dedicarsi all’arte, laureandosi nel 2013 in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2016 ottiene un master in Arti Visive sul tema “Zen in Arte”.

Ricercatore incessante, continua il suo viaggio attraverso numerose collaborazioni tra Africa e Italia e attraverso la creazione di laboratori di pittura interculturali con scuole e associazioni della regione Emilia-Romagna.

Le opere di Patrick Joël ci parlano di fratellanza, uguaglianza e diritti civili nel contesto globale della neocolonizzazione, soffermandosi sul rapporto tra “essere umano innaturale” e le sue manifestazioni culturali e religiose.

Le sua ricerca artistica è sviluppata soprattutto attraverso pittura e scultura, ma l’artista non rinuncia ad altri linguaggi espressivi come l’installazione e la performance. Nel processo di creazione pazienza e audacia sono spesso messe alla prova: l’artista utilizza materiali effimeri come la carta e lunghi processi di essiccazione di pigmenti naturali. Una processualità che è vicina alla narrazione di un rituale, legato alle tradizioni africane e al culto degli antenati.

La sua ricerca mira alla conservazione della pluralità del tempo, restituendo alla storia un inedito racconto oltre i confini culturali e le barriere linguistiche. L’artista tenta di decostruire gli archetipi contemporanei, ibridando e attingendo alle mitologie antiche e risalendo alla storia della civiltà umana. Così, attraverso le sue opere, lo spettatore è invitato a ripensare la storia.