OLOS | VINCENZO FRATTINI

a cura di Cristina Cuttica

6 | 28 ottobre 2022

opening venerdì 6 ottobre ore 17.30-20

Verona | Atelier Voglino | Corso Milano 23

visite su appuntamento | info@alicevoglino.com | tel. 3407998911
info@manuelzoiagallery.com | www.manuelzoiagallery.com

OLOS, dal greco ὅλος tutto, intero, compiuto, indiviso.
Una parola dal suono rotondo come un cerchio in cui inizio e fine coincidono all’infinito e ciascuno può decidere di iniziare il percorso nel punto che preferisce, perché è lì che poi ritornerà e che potrà ripartire per un nuovo viaggio.
La sensazione di compiuto di fronte alle opere di Vincenzo Frattini è tangibile.
Lo sguardo si ferma sul colore che, in forme rotonde e ovali, si palesa ai nostri occhi calmo e sensuale, consapevole di sé, come ad invitarci ad accoglierlo e a farlo parte integrante di noi in uno scambio reciproco che ci completa ogni volta che con i nostri occhi percorriamo la sua forma.
Il pensiero si calma, il respiro si fa lieve, mentre gli occhi seguono l’ovale dei lavori nel succedersi di materiali, colori e forme evidenti o nascoste come in un’unità che tutto contiene, compiutamente.
Un sistema metafisico in cui la relazione opera – spazio – osservatore è capace di generare nuove consapevolezze e avvicinarci all’esistenza.
Le opere esposte sono quadri-sculture che si protendono dalle pareti nello spazio circostante come sospese in aria e all’apparenza quasi immateriali.
Alcune sono più materiche e presentano sulla superficie scalfitture o fori realizzati da Vincenzo Frattini con l’uso del trapano, che mettono in mostra la loro intimità, gli strati di colore con cui sono stati realizzati che in successione si manifestano in cerchi concentrici, attirandoci ipnoticamente al loro interno, in microspazi introflessi che ci catturano nella loro perfezione, rendendoci curiosi di scoprirne le meraviglie.
Altre opere appartengono alla serie degli Ovali realizzati da Vincenzo Frattini in legno e tela in cui telaio e tela diventano un tutt’uno nella successione del colore, preciso e definito, al cui centro troviamo uno spazio a tinta unita che si offre e ci cattura come un buco nero capace di portarci in un’altrove presente.
L’esposizione realizzata in collaborazione con Atelier Voglino è ospitata a Verona nello studio di Alice Voglino, pittrice che attraverso il linguaggio del colore indaga l’essenza delle cose, e rientra nel progetto dell’artista veronese di indurre il visitatore a interrogarsi sull’esistenza attraverso differenti linguaggi artistici.

– Cristina Cuttica, art project

La mostra apre al pubblico giovedì 6 ottobre dalle ore 17:30 alle 20:00 ed è visitabile fino al 28 ottobre 2022 su prenotazione al numero +39 340 7998 911 (telefonata, sms, whatsapp)

Orari:

  • da lunedì a venerdì ore 16:00 – 19:00 su prenotazione
  • in altri giorni/orari su appuntamento

L’ingresso agli spazi espositivi è consentito secondo attuali disposizioni antiCovid.


Vincenzo Frattini (Salerno, 1978 – vive e lavora tra Torino e Campagna, SA).

Nel 2006 si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove frequenta il corso sperimentale “Quartapittura” coordinato dal maestro Ninì Sgambati l’obiettivo del corso consisteva nell’elaborazione di opere con poetiche riferibili agli eventi di massa, come l’installazione-performance “Sogno comune” presso la galleria Lia Rumma di Napoli. Durante gli anni di studio, pur coltivando l’interesse per la pittura, si avvicina anche alle sperimentazioni video e, dal 2002, partecipa a diverse mostre collettive e premi. Nel 2003 il Museo d’Arte Ambientale di Giffoni Sei Casali acquisisce una sua scultura dal titolo “Il Raccoglitore di Lune”, mentre nel 2007 è selezionato per la finale nella Sezione Video del Premio Celeste. La sua ricerca spazia dalla scultura al video, fino alle performance. La pittura rimane il linguaggio a lui più congeniale, facendo del gioco fra cromia e forma il leitmotiv delle sue opere, al fine di rintracciare lo scorrere della vita umana e delle emozioni che ne derivano. Tra le sue ultime mostre ricordiamo la personale New Works alla galleria Tube Culture Hall di Milano, la partecipazione al progetto Musée éclaté-museo senza limiti di Pontecagnano per la realizzazione di una scultura pubblica. Nel 2020 vince il premio Catalogo al concorso Lab14 Art Prize ed è finalista al premio Arte Laguna e nel 2022 è finalista al Prisma Art Prize.

Mostre personali

2020 New Works, Tube Culture Hall, Milano

2018 La dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, a cura di Valeria D’Ambrosio, Castello Aragonese D’Ischia (NA)

2017 Opere in ritmo, a cura di Maria Letizia Paiato, Galleria Giovanni Bonelli, Pietrasanta (LU)

Impronte Urbane, installazione site specific e live performance, a cura di Massimo Bignardi, Siena

2016 Inside and outside the wall, (Vincenzo Frattini, Viviana Valla) a cura di Luca Palermo, Galleria Nicola Pedana (CE)

SetUp Art Fire, BonelliLab, Autostazione (BO)

2014 Le trappole della pittura, Galleria studio Legale (NA)

2013 Three, Galleria studio legale (NA)

Mostre collettive e premi Selezione

2022 Prisma Art Prize, finalista decima edizione

2021 Lo sguardo delle muse, a cura di Franco Cipriano, Pinacoteca provinciale Parabita (LE)

2020 Arte Laguna Prize Arsenale di Venezia (2021), Finalista sezione pittura

Lab 14 Art Prize Imagoars Venezia, Vincitore premio catalogue

2017 Artverona, con Galleria Nicola Pedana e Galleria Giovanni Bonelli

Linguaggi coalescenti, Ithaka won’t fool ya! A cura di Valeria D’Ambrosio BBS pro, Prato

2011 La giovinezza reale e l’irreale maturità, a cura di Antonello Tolve, Confindustria Salerno

2010 Play Again, Galleria Paola Verrengia (SA)

2006 Il Vuoto e il Pieno, Lanificio 25 Napoli ( Quartapittura )

2004 Sogno comune, Galleria Lia Rumma Napoli, (Quartapittura/Esc)

Collezioni pubbliche

Musée éclaté-museo senza limiti Pontecagnano (SA); Università degli studi Luigi Vanvitelli, Santa Maria Capua Vetere (CE); Siena, Contrada di Valdimomtone; Comune di Mercato San Severino (SA); Museo d’ Arte ambientale, Giffoni Sei Casali, (SA).