THE UNEXPECTED | VINCENZO MEROLA

17 marzo | 14 aprile 2022

a cura di Cristina Cuttica

opening giovedì 17 marzo ore 17,30-20

Verona | atelier Alice Voglino | Corso Milano 23

visite su appuntamento | info@alicevoglino.com | tel. 3407998911

info@manuelzoiagallery | www.manuelzoiagallery.com

Fatti inaspettati, inimmaginabili, intangibili, sfuggenti al nostro pensiero razionale e nel contempo materiali e reali, per questo ossimori quotidiani capaci di condizionare nel tempo ogni aspetto della vita.

Mai come in questo recente periodo l’inatteso ha caratterizzato e caratterizza la nostra quotidianità, tanto da percepirlo come una presenza presente, benché invisibile, ingombrante e condizionante ogni pensiero, azione, affetto, progetto, vacanza, lavoro, cibo, abbigliamento e relazione, con noi stessi, i nostri familiari e animali domestici, i vicini di casa, i colleghi, le nostre priorità…

Una frequentazione intima che ci porta a decodificare ogni percezione quotidiana in termini dualistici: amici/nemici, vita/morte, vero/falso, giusto/sbagliato… tanto che ogni scelta diventa a tutti gli effetti un’alea cui sottostare, tentando la sorte in un “testa e croce” cui affidare la nostra vita. Alea che, nel tempo, abitua ciascuno a contenere in sé sincronicamente ogni dualismo e a contemplarlo nella quotidianità, amplificando la sensazione tangibile dell’inatteso incombente in ogni potenziale scelta, con risultati a volte migliori, a volte no.

Il caso fa parte di noi e da sempre ci plasma. Già lo storico ateniese Tucidide (m. circa 400 a.C.) suggeriva la necessità di essere formati nella conoscenza per disporre di armi utili a fare fronte agli imprevisti della tyche, (gr. Τὺχη=sorte).

Trascorriamo tempo a progettare la nostra vita, protesi verso un futuro diverso e, secondo il nostro giudizio, migliore, per poi essere sospinti dal caso verso un altrove per noi inatteso perché secondo i progetti del destino.

Tempo e caso sono quindi le variabili imponderabili terrene capaci di stravolgere i piani e le aspettative di ciascuno, regolandole secondo leggi imprevedibili e incontrollabili.

E allora: come riuscire a fare pace con l’inatteso nella nostra quotidianità?

Una possibile risposta ce la suggerisce Vincenzo Merola, artista visivo la cui ricerca si sviluppa a partire dall’interesse per le sperimentazioni verbovisuali e da una riflessione sul ruolo del caso e dei processi aleatori nella determinazione delle scelte e dei comportamenti individuali.

In un gioco sottile tra intenzionalità e variabilità Merola con le sue opere tenta di ingabbiare i fatti in uno schema compositivo che possa dare un senso all’agire umano, per riuscire a diventare consapevoli dell’esistenza di un equilibrio complicato tra le varianti del caso e il nostro tentativo di indirizzare le cose.

Con il suo lavoro Merola tende idealmente alla ricerca della perfezione indenne dal caso: definisce precisi parametri qualitativi per i materiali utilizzati – dalla qualità della carta, alla tela di lino e ai telai fatti a mano, ai colori ricavati da pigmenti secondo tecniche tradizionali e contemporanee – e si obbliga ad un gesto artistico reiterato nel tempo, ripetuto sempre uguale a se stesso nella ricerca di ridurre al massimo l’imperfezione, con la consapevolezza che la perfezione in quanto tale sia irraggiungibile ma qualcosa a cui tendere nel corso della vita con il proprio agire.

Questa ricerca lo porta a lavorare per cicli, per indagare la casualità da differenti punti di vista.

In mostra sono esposte opere su tela e opere su carta, appartenenti a due cicli di ricerca.

Le opere su tela sono composizioni di linee parallele dipinte secondo uno schema compositivo definito dall’alea del lancio del dado che, secondo regole definite dall’artista, decide il colore e/o il numero di strati in successione con cui dipingere ogni riga, metafora del fatto che ciascuno quotidianamente deve fare i conti con quanto il destino ha in serbo per lui.
Sono tele dipinte in tecnica mista con pigmenti, gesso e acrilico, in cui le linee verticali in successione cromatica si presentano eleganti e sobrie a realizzare nell’insieme un disegno pulito, in cui la matericità della trama della tela e la successione in sequenza del gesto umano ad ogni sovrapposizione di colore creano variabilità inevitabili.
Sono linee in cui perdersi e ritrovarsi, da osservare una ad una per riconoscere la presenza del caso nel succedersi del tempo e la sua partecipazione alla creazione, richiamando l’attenzione sulla capacità di adattamento e di resilienza di ciascuno di fronte all’inatteso.

Le opere su carta sono realizzate con inchiostro e timbri a forma di triangolo equilatero che documentano a seconda dell’inclinazione, ogni ora di attività quotidiana dell’artista suddivisa tra sonno, insegnamento, attività artistica e attività varie, condotta dall’artista stesso in sei mesi di vita (da marzo a settembre 2016).

L’esposizione, ospitata nell’atelier di Alice Voglino, pittrice che attraverso il linguaggio del colore indaga l’essenza delle cose, rientra nel progetto dell’artista di indurre il visitatore a interrogarsi sull’esistenza attraverso differenti linguaggi artistici. Questo è il quarto evento organizzato a Verona nell’atelier di Alice Voglino da Manuel Zoia Gallery di Milano.

Cristina Cuttica, art project

 

La mostra apre al pubblico giovedì 17 marzo dalle ore 17:30 alle 20:00.
Visitabile su prenotazione al numero +39 3407998911 (telefonata, sms, whatsapp) fino al 14 aprile 2022 con i seguenti orari: da Lunedì a Venerdì ore 15:00 – 19:00 presso Atelier Alice Voglino, in Corso Milano,23 a Verona.
Ingresso agli spazi espositivi, su prenotazione con super green pass e mascherina FFP2.

 

Vincenzo Merola (Campobasso – 1979) – www.vincenzomerola.it

premi e riconoscimenti

2020 – Exibart Prize – Finalista / Finalist [cat.]
2019 – “Premio Ora” – Vincitore / Winner | Isolo 17 – Verona | Paolo Maria Deanesi Gallery – Trento
2019 – “Premio Nocivelli” – Finalista | Sezione pittura / Finalist | Painting category [cat.]
2018 – “Arteam Cup” – (a cura di / curated by Matteo Galbiati, Livia Savorelli | Fondazione Dino Zoli – Forlì – Italy) – Finalista / Finalist [cat.]
2017 – “Arteam Cup” – (a cura di / curated by Matteo Galbiati, Livia Savorelli | BonelliLAB – Canneto sull’Oglio – MN – Italy) – Vincitore | Satellite Focus Monza / Winner | Satellite Focus Monza [cat.]
2017 – “Premio Nocivelli” – Finalista | Sezione pittura / Finalist | Painting category [cat.]
2017 – “Premio Combat” – Finalista | Sezione grafica / Finalist | Graphics category [cat.]
2017 – “Yicca 16/17 – International Contest of Contemporary Art” (a cura di / curated by Margherita Jedrzejewska, Massimo Toffolo | The Rooster Gallery – Vilnius – Lithuania) – Finalista / Finalist [cat.]
2016 – “Premio Combat” – Finalista | Sezione pittura / Finalist | Painting category [cat.]
2016 – “Premio Dispensa – SetUp Contemporary Art Fair” – Vincitore / Winner
2015 – “Premio Arte” (Cairo Editore – Editoriale Giorgio Mondadori | Palazzo della Permanente – Milano – Italy) – Vincitore Targa d’oro | Sezione grafica / Winner | Graphics category
2015 – “Premio Combat” – Finalista | Sezione pittura / Finalist | Painting category [cat.]
2015 – “Prima Pagina Art Prize” (a cura di / curated by Valerio Dehò | Arte Fiera – Bologna – Italy) – Vincitore / Winner
2014 – “DAMprize – Contemporary Art Contest” (a cura di / curated by Valerio Dehò | Spazio Oberdan – Milano – Italy) – Secondo classificato a pari merito | Sezione pittura / Joint second place | Painting category [cat.]
2013 – “Premio Farben” (a cura di / curated by Maria Letizia Tega | Palazzo d’Accursio – Bologna – Italy) – Vincitore / Winner [cat.]